N. 10. –
Eruzione del 1794.
Il Vesuvio durante l’eruzione del 1794.
Altre
eruzioni avvennero negli anni 1786, 1787 e nel 1790.
L’eruzione
del 1787 fu anche di notevole intensità; la lava si versò, forse per la prima
volta, anche nel Fosso della Vetrana (alle spalle dell’Osservatorio) e
nel Fosso di Faraone (nei pressi delle città di Massa e S. Sebastiano).
L’eruzione
del 1790 fu anch’essa di notevole potenza. La lava usciva anche da alcune
fenditure aperte alla base del cono del Vesuvio.
Ma
poi si ebbe un periodo di alcuni anni di riposo, fino al 1794.
L’incendio
del 1794, cominciato il 15 giugno, fu caratterizzato da eruzioni strepitose
e da lave così abbondanti che seppellirono parte della città di Torre del
Greco.
Tutti
i fenomeni più terribili che si accompagnano alle eruzioni furono presenti in
quel memorabile incendio: detonazioni, terremoti, proiettili, fumo, lave,
ceneri, folgori.
Palmieri
scrive che, nei pressi di Torre del Greco
si aprirono
parecchie bocche che tuonavano orribilmente, menando fuori impetuoso torrente
di fuoco, che dopo sei ore scorreva per le vie di Torre del Greco abbattendo,
atterrando ed incendiando, e giungendo sino al mare in cui per lungo tratto si
distese.
Si
noti, nella prima figura, la Luna piena dalla parte destra del cielo.
Secondo
Palmieri, durante le eruzioni, la Luna, se presente, è in plenilunio, oppure
non è presente perché è in novilunio; mai si presenta la mezza luna o una falce
di luna.
Infatti,
da osservazioni personali, effettuate presso l’Osservatorio Vesuviano, Palmieri
ha potuto verificare che le eruzioni vulcaniche avvengono durante i tempi delle
sizigie della Luna.
Nella
seconda figura si possono vedere edifici di Torre del Greco in gran parte sotto
le lave, come ad esempio, il campanile della parrocchia di S. Croce, per metà
sepolto.
Fino
al 1804 forse non vi furono altri incendi del Vesuvio
Ancora il Vesuvio durante l’eruzione del 1794.
(visto da Torre del Greco, in gran parte sepolta dalle lave)